L’ultimo grido in fatto di ricerca di benessere e relax è rappresentato dalla profumoterapia. In che cosa consiste? Diversamente da quanto accade con l’aromaterapia, nell’ambito della quale ci si affida a un tecnico esperto di aromi e cure benefiche, la profumoterapia richiede alla persona di affidarsi in toto al suo istinto e – soprattutto – al
suo naso.
Il motivo è presto detto: il mondo dei profumi e delle fragranze, ricco e articolato, è perfettamente in grado di regolare il nostro equilibrio fisiologico attraverso gli stimoli olfattivi.
Questi provvedono repentinamente ad attivare certe ghiandole dell’apparato endocrino, contribuendo a innescare la produzione di adrenalina ed endorfina ma non solo. Nel caso in cui gli ormoni prodotti riescano a sopperire a una mancanza, dunque agendo sul complessivo quadro di benessere, si avvertirà una sensazione piacevole e rilassante.
Così viene stimolata la memoria olfattiva
D’altro canto non bisogna neppure dimenticare un altro aspetto molto interessante della questione, ovvero il fatto che la stimolazione benefica attivata dall’immersione nelle fragranze è in grado di legarsi a quelle che vengono definite ‘memorie olfattive’. Queste ultime possono essere di differenti tipologie, in primis:
● culturali;
● familiari;
● personali;
● genetiche.
Il profumo gelsomino, intrigante e fresco, potrà ad esempio rimandare al ricordo di una serata speciale, mentre quello di limone ai pranzi della domenica, oppure ancora la rosa e il patchouli potranno richiamare alla memoria volti di persone care, magari molto lontane.
Si accende come una scintilla, che ci attraversa e fa vibrare dalla punta dei piedi fino al cervello, restituendo nitide immagini e situazioni.
L’olfatto è un senso primordiale, che ci consente letteralmente di viaggiare nel tempo: può innescare entusiasmo, malinconia e accendere istinti come quello sessuale.
Le info relative a profumi e odori rimangono cristallizzate nella nostra memoria, per cui è sempre bello – per caso o volutamente – richiamarli in vita con l’artificio degli aromi.
La profumoterapia fa proprio questo: movimenta le nostre conoscenze sensoriali assegnando a ciascun profumo una particolare connotazione. Il gesto stesso di indossare una determinata fragranza è sinonimo di benessere: vogliamo circondarci di ciò che ci fa – e ci ha già fatto in passato – stare bene.
Il profumo come esperienza emozionale
La profumoterapia è in grado di guarire sia il corpo che la mente: questi ultimi vengono infatti curati grazie a infinite possibili emozioni olfattive. Le fragranze in profumoterapia devono essere utilizzate a piacimento, strutturando una gamma di profumi ad alto tasso di personalizzazione.
Le fragranze si indossano oppure si diffondono negli ambienti all’interno dei quali trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate, così da beneficiare degli effetti positivi e curativi. Non a caso la profumoterapia viene anche definita terapia del piacere.
Fin dai tempi antichi il profumo è stato identificato come simbolo di civiltà, ricchezza e cultura: il lavoro di profumiere soleva essere in pratica accomunato al ruolo di medici e sacerdoti. Quando ricorrere alla profumoterapia? Senza dubbio in caso di stati d’ansia, insicurezza e frustrazione. Le fragranze più intriganti possono agire sull’autostima sul posto di lavoro e nei rapporti con il partner.
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